Punto d'ingresso Babić Siča: Chiuso

 

Valle della Gacka

Valle del fiume Gacka

La Valle della Gacka è un grande campo carsico limitato verso il mare con il Velebit e verso l’entroterra con la montagna Kapela. Il campo è dominato dal fiume Gacka che scaturisce da una parte del campo e si perde sotto terra dall’altra. Per la sua lunghezza la Gacka è il terzo fiume che si perde sotto terra al mondo. Il suo corso originale è lungo 32 km, però dopo la costruzione della centrale idroelettrica Senj negli anni ’60 del secolo scorso il corso è stato accorciato a 11 km perché sul territorio della città di Otočac la maggior quantità dell’acqua per le necessità della centrale idroelettrica viene deviata attraverso i tunnel nel lago artificiale Gusić. Per una leggera diminuzione dell’altitudine il suo corso è tranquillo e sinuato. L’acqua della Gacka è particolarmente pulita e ricca di ossigeno.

La città più grande della zona è Otočac, costruita originariamente sul punto della biforcazione della Gacka dove i suoi rami formavano “un’isola”, circondata dall’acqua da tutti i lati. Oggi la città conta circa 4.000 abitanti.

La zona delle sorgenti della Gacka è composta di molte piccole sorgenti, però queste tre sono le più forti: Tonković vrilo, Klanac e Majerovo vrilo. Le sorgenti hanno la forma dei laghetti e sono molto pittoresche. Vi troviamo molti vecchi mulini („malenice“) di cui alcuni sono stati rinnovati e sistemati nello stile tradizionale. Oltre ai mulini ci sono anche seghe ad acqua, gualchiere per la follatura e cesti per il lavaggio della stoffa. Gli abitanti locali viaggiavano sul fiume nei “plavi”, barche scavate nei tronchi di abeti, caratteristici della Gacka. Nel fiume crescono numerose piante acquatiche che sono così abbondanti che gli abitanti locali le tagliano e ci nutriscono il bestiame. Fino al 1937 nella Gacka vivevano soltanto quattro specie di pesce: la trota di torrente, l’anguilla, il misgurno e il luccio che forse vi era stato inserito durante l’epoca dei principi Frankopan. Tempo fa nel fiume viveva anche il gambero di torrente, però è sparito nel 1931 a causa della peste del gambero. Più tardi nella Gacka sono state inserite molte altre specie di pesce, mentre alcune sono venute anche attraverso il canale con cui la Gacka è collegata con la Lika per le necessità della centrale idroelettrica. Pertanto oggi nella Gacka vivono anche la trota iridea, il temolo, la carpa, la tinca, il gardon, il cavedano e il persico sole. Avendo inserito queste specie è stato sconvolto l’equilibrio biologico del fiume ed è stata ridotta la purezza dell’acqua. Le trote di torrente crescono nella Gacka particolarmente velocemente (circa cinque volte più velocemente che negli altri fiumi carsici) e sono note tra i pescatori di tutto il mondo.

 

 

Tempo fa la Gacka si perdeva sotto terra in tre zone: i precipizi Ponori kod Švice, il campo Gusić polje ed il campo Hrvatsko polje. Sul territorio di Otočac il corso della Gacka si biforcava in due rami di cui quello meridionale formava a Švica due laghi collegati l'uno con l'altro attraverso una cascata alta 50 m. Questa zona veniva chiamata i "“Piccoli Laghi di Plitvice”" e vi era anche un grande numero di mulini, seghe avviate con acqua con cui venivano segati i tronchi portati sul fiume, gualchiere e cesti, e per di più, una piccola centrale idroelettrica, costruita nel 1936 per le necessità della città di Otočac e dei dintorni.

La zona dove la Gacka si perde sotto terra oggi si trova in pericolo a causa di un piccolo passaggio dell’acqua e del crollo delle barriere di tufo lungo il fiume, dovuto alla mancanza dell’acqua. Pertanto sul sito speleologico croato quest’area è stata inserita tra 10 zone carsiche della Croazia considerate nel più grande pericolo.. Come negli altri campi carsici vi crescono molte piante rare e protette quali orchidea palmata, carice di Oeder e ranuncolo d’acqua, inserite nella lista rossa delle piante a rischio in Croazia. Gli stessi campi sono anche un valido biotopo di molti uccelli e perciò il Campo della Gacka, insieme agli altri campi carsici, è stato proposto per la tutela, attraverso la rete ecologica europea NATURA 2000, quale zona importante per gli uccelli. Inoltre, nel Campo della Gacka e nei dintorni ci sono altre dodici zone importanti per le specie e i biotopi proposti per la Natura. Tra di esse sono lo stesso Campo della Gacka, il fiume Gacka, l’aggallato a Čovići, la sorgente Majerovo vrilo, la cava Pećina ed alcune altre cave.

Le sorgenti del fiume Gacka sono state dichiarate monumento naturale e il Campo della Gacka ed il Campo di Dabar un paesaggio importante.

Nel 2006 a Otočac è stato costituito il Centro croato per le specie autoctone di pesce e di gamberi delle acque carsiche. Si occupa di allevamento di trote e di gamberi di fiume per il ripopolamento ittico nella Gacka e a scopi commerciali, di ricerca scientifica della Gacka e dei suoi abitanti, in particolare della trota, nonché di sviluppo dei prodotti a marchio e del turismo.

 


Storia

Le testimonianze più antiche dell’esistenza dell’uomo nel Campo della Gacka, risalenti al Mesolitico (l’età della pietra intermedia), furono ritrovate nella cava Pećina. Al primo periodo degli Illiri risalgono i reperti nella cava Bezdanjača, situata vicino a Vrhovine, con una delle più grandi necropoli cavernicole dell'Europa. Dall'Età del bronzo finale sono rimasti i siti archeologici di alcuni centri abitati della tribù illirica Iapodi. Dell'occupazione romana, avvenuta più tardi, testimoniano i resti del centro abitato centrale Arupium e di alcuni santuari del dio del sole Mitra che i romani presero dai persiani ed il cui culto veniva diffuso dai soldati romani. Nel Medioevo la Gacka ebbe un ruolo importante nel primo stato croato e la città di Otočac fu menzionata anche sulla Lapide di Baška. I principi Frankopan durante il loro governo eressero alcune fortificazioni, mentre le zone centrali fuorno quelle di Otočac e Brinje. Durante l’invasione dei turchi la Gacka si trovò proprio sul confine e di conseguenza vi furono costruite fortificazioni e torri difensive quale Kalin grad, mentre molti centri abitati furono abbandonati. Dopo che i turchi furono andati via, la Gacka si popolò di nuovo. Durante la Guerra per la patria la Gacka subì grandi distruzioni ed ebbe molte vittime. L’eredità dell’ultima guerra sono purtroppo anche le zone minate.

La vita tradizionale degli abitanti della zona era modesta e laboriosa, legata strettamente al fiume. Le case erano piccole, costruite in pietra e coperte con assicelle di legno. Il costume nazionale è semplice, di colori scuri e stampato discreto. La stoffa principale usata per la confezione di vestiti era il tessuto in lana della pramenka della Lika (razza autoctona croata di pecora). Fa parte del costume nazionale anche il riconoscibile berretto rosso da uomo per cui si considera che fu creato secondo i copricapo metallici delle donne degli Iapodi. Di lana veniva tessuto anche il biljac – coperta di lana grossa. Il cibo degli abitanti della Gacka è semplice e pesante: carne di maiale affumicata con crauti, police (patate non sbucciate, tagliate a metà a cotte al forno) con pancetta, salsicce, arrosto, sarma (involtini di carne e riso avvolti in foglie di crauti), polenta con latte cotto, formaggio škripavac (formaggio molle, grasso, prodotto con latte di vacca), agnello allo spiedo, prosciutto, trota dalla Gacka e šljivovica (acquavite di prugne).


Che cosa si può fare nella valle del fiume Gacka?

Sorgenti della Gacka: passeggiare attorno ai laghetti della zona delle sorgenti, visitare il Centro informazioni turistiche alla sorgente Majerovo vrilo, assistere al processo di produzione della farina e comprare la fresca farina macinata, assaggiare la trota della Gacka appena catturata.

Fiume Gacka: passeggiare o andare in bicicletta (esclusivamente per i sentieri o per strada a causa delle mine!), fotografare la natura e gli uccelli acquatici, pescare (la licenza di pesca può essere comprata a Ličko Lešće, Sinac, Čovići, Prozor, Otočac e Švica).

Otočac: visitare il Museo della Gacka in cui potete ricercare la collezione archeologica degli Iapodi, nonché le collezioni storica ed etnografica, visitare la chiesa della SS. Trinità del XVII secolo, visitare i resti della vecchia fortificazione sul monte Fortica ancora in fase di escavazione.

Ličko Lešće: visitare il Centro per i pesci e gamberi autoctoni delle acque carsiche dove si possono ricevere tutte le informazioni necessarie con compresa la guida turistica, passeggiare per il sentiero sistemato dal Centro fino alla località archeologica Pećina, fino alla sorgente dell'affluente della Gacka Kostelka e al belvedere.


 

Avviso: Una parte di questa regione è ancora minata!

 

La zona del fiume Gacka è minata nella direzione Sinac – Otočac, nella periferia Nordest della città di Otočac e nell’area più ampia di Drenov Klanac (l’ex ramo destro della Gacka). Purtroppo, tutte le aree minate non sono segnate e pertanto vi consigliamo di non uscire dalle strade e dai sentieri frequentemente percorsi fuori dalle suddette zone. La carta delle aree minate può essere consultata sul sito web del Centro croato di sminamento!

Le informazioni più dettagliate sul: